T. grandiflora. Nettarii calicini. - Le glandole nettariflue sono assai piccole, caliciformi, giacenti nel solito infossamento di tessuto epidermico e subepidermico. La configurazione è sempre circolare. Sono localizzati verso l’apice dei sepali, cioè alla superficie esterna dei 5 denti del calice. Secernono qualche giorno prima dello sbocciamento. Quando il rispettivo fiore è sbocciato la funzione si va prontamente estinguendo; ma ad un continuato richiamo d’insetti difensori, siccome le infiorescenze hanno molti fiori che si sviluppano successivamente, sopperiscono i fiori novelli che si trovano ancora in boccia. Il numero è variabile da 4 a 12 per calice, con una media di 7, distribuiti nei denti calicini inegualmente; perché alcuni denti ne hanno da 3 a 5, altri 1 o 2, altri nessuno.
T. radicans. Nettarii calicini. - Quanto ai caratteri di figura, di localizzazione, di costituzione, di affondamento e della durata della secrezione, ripetono perfettamente quelli dell’altra specie. Il numero per altro è più rilevante. In dodici calici esaminati ho trovato infatti le seguenti cifre: 7, 14, 14, 8, 12, 12, 14, 12, 13, 8, 15, 12. Locché importa in media la cifra di 12 glandole per calice contro le 7 della precedente specie. Nella regione florale adunque abbiamo esaltazione della funzione formicaria presso la specie occidentale.
Tecoma grandiflora. Nettarii corollini. - Si trovano in numero variabile, da 4 a 15 per corolla. In sei corolle esaminate ebbi le cifre 15, 10, 4, 8, 10, 8, e così una media di 9. Sono con ammirabile esattezza localizzati soltanto in quella parte esterna della corolla, che emerge fuori dal calice tre o quattro giorni prima della fioritura; ed è appunto a tal epoca ristretta che si riferisce la loro funzione; la quale così comincia dalla deiscenza del calice (in preflorazione valvare), e dura fino alla deiscenza della corolla (in preflorazione cocleare). In tal tempo essi secernono abbondantemente, ma non prima né dopo.
| |
|