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      T. grandiflora. Nettarii pericarpici. - Mentre le lunghissime silique della Catalpa, cessante la funzione formicaria, sono difese da una viscosità notevole, la quale deve riuscire d’impaccio più o meno grande od anche mortale a diverse tribù di nemici, nelle poco meno lunghe e più grosse silique della T. grandiflora, con esempio molto istruttivo, persevera la funzione formicaria. Forse lo stesso fenomeno avrà luogo nella T. radicans, ma disgraziatamente nell’anno scorso detta pianta non ha bonificato nessun ovario, malgrado che io abbia eseguito parecchie fecondazioni artifiziali. Questa operazione mi è riescita ottimamente coll’altra specie, da cui ottenni una ventina di silique.
      Appena dette silique erano uscite dai primi sviluppi, le vidi costantemente occupate e custodite ciascuna da tre o quattro formiche, le quali andavano su e giù lungo la siliqua, facendo occasionalmente fuggire mosche ed altri insetti che si posavano sulla medesima. Per investigare più da vicino il fenomeno, colsi e sequestrai alcune silique in via di formazione, e vidi che, anche staccate dalla pianta, per più giorni emettevano numerose gocciole zuccherine, profuse senza ordine nelle due faccie delle silique. Notai che ciascuna di esse sgorgava dal fondo di un calicetto mellifluo, identico quanto alla origine e ai caratteri con quelli delle altre parti della pianta. Sono però un poco più piccoli, hanno figura più spesso orbicolare, talvolta ellittica, ma non mai allungata. Alcuni di essi sono molto emersi dalla rispettiva foveola, altri poco, altri quasi totalmente immersi.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Catalpa