Anche i picciuoli generali e parziali sono ovunque pubescenti, non soltanto dalla parte interna.
Pel nostro studio questa specie è interessante, perché offre egualmente il fenomeno della minutissima glandolazione ipofilla ed epifilla di cui sopra.
Ma, per quanto acutamente ricercassi, non ho potuto rilevare presenza di organi melliferi patelliformi, né sulla pagina inferiore, né sulla superiore delle foglioline.
È una specie assolutamente anettaria.
Bignonia grandifolia. - A tutti i caretteri di questa specie risponde altra bignoniacea coltivata nell’orto botanico di Bologna. Le foglioline sono coriacee, spesse, liscie, penninervie, grandissime. Non manca sopra e sotto la solita granulazione di minuscole glandole, locate ciascuna in apposita minutissima foveola. Sono fornite altresì di nettarii estranuziali, i quali, sebbene non tanto piccoli, sono però poco cospicui, perché poco rilevati dal tessuto ambiente e quanto al livello e quanto al colore. La maggior parte trovasi nella pagina inferiore e occupa gli angoli che fanno i nervi secondarii col primario. Assai numerosi negli angoli inferiori, vanno più e più scarseggiando nei superiori. In media si può ammettere che se ne trovino 10 in ciascun angolo, e poiché ogni fogliolina suol avere sei di questi angoli per parte, scorgesi che il numero dei nettarii estranuziali ipofilli di questa specie può elevarsi per ogni foglia (bifogliolata) alla considerevole cifra di 240.
Questa specie adunque va riposta tra quelle che sono mellifere in alto grado.
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Bologna
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