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      FAMIGLIA DELLE VERBENACEEAnche in questa famiglia la funzione adescativa formicaria ha percorso tutti i gradi possibili dalla evoluzione la più elevata fino alla completa sua abolizione. Così si dànno generi ove la funzione è pronunziatissima (Clerodendron) e generi ove è affatto nulla (Verbena, Vitex ecc.); e in uno stesso genere, per esempio nel Clerodendron, specie principi (Cl. fragrans) e specie quasi affatto destituite di nettarii estranuziali.
      Percorrendo le opere di LINNEO, non veggo che questo osservatore abbia fatto speciale menzione di nettarii fogliari in generi appartenenti a questa famiglia; laonde bisogna discendere fino a SCHAUER, il quale nella sua ammirabile monografia delle Verbenacee redatta per il Prodromus etc. (vol. II, p. 522 e segg., a. 1847) per molti generi ha segnalato accuratamente la presenza delle glandole fogliari, e a ROB. CASPARY, che nel suo trattato De nectariis (1848, p. 41) ottimamente parla dei nettarii di due specie di Clerodendron. Ne riportiamo qui l’interessante squarcio, che segue.
      Clerodendron japonicum et simplex in angulis duobus inter nervum medium et duos laterales ad basim folii 2-7 circulares aut ovatas, nitentes, obscure virides leviter depressas glandulosas maculas nectariferas habent. Nectar pellucidum, dulcissimum copiosissime secernitur. Si non secernitur, facile eo, ut folii petiolum in aqua ponas, efficere potes ut secernatur, etiamsi pianta non floret. Quum puer essem, nectar et saccharum in crystallos formatum, quod in nectario erat, e pianta alicujus speciei Clerodendri, quam mater mea possidebat saepe edi.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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