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      È qui palese che i caratteri mirmecofili ed acarofili non sono tra di loro repugnanti.
      Citharexylum molle. - Le foglie sono molto più piccole che nella precedente specie, ed hanno una superficie tutt’affatto differente, asperata da peli, e sopra tutto da una notevole corrugazione della pagina inferiore, in causa della sagliente anastomosi dei nervi di ogni ordine. Combinano però in questo che la lamina alla base si va attenuando, e decorre alquanto lungo il breve picciuolo. I nettarii consistono in prominenze o pulvinuli, assai minuti, di forma allungata od ellittica, raramente orbicolari e allora minutissimi. Si trovano in numero variabile, da 1 a 6 per lato, lungo l’aspetto ipofillo della decorrenza fogliare, almeno i più bassi; perocché quelli che si spingono più in alto si trovano impiantati verso il margine della base della lamina, o talvolta anche sui due nervi secondarii inferiori.
      Benché presso questa specie, a fronte della precedente, si trovi alquanto diminuita la funzione formicaria, non ostante vidi la pianta a bastanza frequentata da formiche, le quali mostravano di conoscere assai bene l’ubicazione de’ suoi minuscoli nettarii. La secrezione è assai diuturna. Ha il suo cominciamento quando la foglia è vicina ad ultimare il suo incremento, e vige ancora nelle foglie già da lungo tempo adulte.
      Anche questa specie è acarofila in maniera assai pronunziata. Infatti nelle angolazioni tra i nervi secondarii e il principale produce delle cavità protette da peli speciali; e si aggiunge anche la revoluzione dei margini fogliari; dal che ne derivano parecchi alveoli longitudinali cigliati che apprestano domicilio agli acari.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607