Citharexylum ? pentandrum. - Una pianta coltivata sotto il nome di C. cinereum, stando ai caratteri delle foglie, corrisponderebbe piuttosto alla specie contro indicata. Le sue foglie sono ovate od ovato-bislunghe, grossamente dentate, glabrate nella pagina superiore, pubescenti nella inferiore, con picciuolo semipollicare. La lamina decorre nel picciuolo per tratto assai lungo con angustissima decorrenza. Verso l’apice di questa decorrenza dalla parte che risponde alla pagina inferiore veggonsi due cospicue glandole melliflue di figura ellittico-oblunga, leggermente concave ma con orlo sottile e reciso, collocate in un corrispondente infossamento del tessuto superficiale. Qualche volta dall’un dei lati, a vece d’esservene uno, ve ne sono due.
La secrezione è piuttosto abbondante. Comincia quando la foglia ha quasi raggiunto le sue dimensioni normali e perdura durante lo stadio delle foglie adulte e anche in quello della vecchiezza. Un ramicello ornato di 5 coppie di foglie sviluppate completamente, spiccato dalla pianta nelle ore serotine, in tempo che gl’insetti avevano esaurito la secrezione mellea del giorno, collocato nel vaso dilleniano, alla mattina seguente tutte le foglie, nessuna eccettuata, avevano nei nettarii una cospicua goccia di miele. Identico fenomeno, ora notato per questa specie, si è riprodotto per una quantità di altre specie, massime presso quelle che hanno nettarii a secrezione diuturna. È un esperimento semplice, che mostra come la secrezione mellea sia indipendente dalla luce, e come sia erronea la tesi di BONNIER, che la secrezione cessa quando l’organo che la produce ha compiuto tutto il suo sviluppo.
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