Nettarii epistili. - Alla base di ogni infiorescenza ho trovato due fiori femminei, ciascuno sopra un separato pedicello. Constano di un calice minuscolo (composto di 2-3 sepali scariosi, esili, sbrandellati nel contorno) e di un cospicuo pistillo dicarpidiale, sviluppato in due regioni, una ovariana, l’altra stilo-stimmatica. La regione ovariana è subglobulare, costata a simiglianza di una siliquetta. L’altra regione è bifida o meglio partita in due lacinie, a cui non si sa se meglio competa il nome di stili o di stimmi. Nella parte esterna o dorsale d’ognuna delle due lacinie si trova la epidermide; per lo che questa parte ha natura di stilo. Nella parte interna o ventrale invece si ha un ricco svolgimento di papille stimmatiche.
Ciò che è un fenomeno singolare, l’unico nel suo genere fin qui cognito, all’apice del dorso di ciascuna lacinia stilo-stigmatica esiste una cospicua coppetta nettarifera.
Quanto alla copia, alla durata, alla efficacia della secrezione nettarea, noi non abbiamo potuto fare osservazioni concludenti. Si tratta di una specie molto delicata, che sviluppa foglie e fiori (in serra) allorquando la vita delle formiche e di altri imenotteri è ancora compresa in letargo.
Che i nettarii fogliari abbiano funzione estranuziale formicaria, non ci può essere dubbio. Ma quanto agli altri nettarii, bratteali ed epistili, rimango incerto. Non mi ho potuto fare un criterio sicuro, se abbiano funzione nuziale od estranuziale. I fiori sono nudi, gli stimmi sono molto espansi; questo accennerebbe ad anemofilia, e allora i nettarii sarebbero sicuramente di significazione estranuziale.
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