Non potrei asseverar ciò perché i nettarii di Paeonia, di Centaurea montana, di Helianthus giganteus, di Epidendron vidi visitati con grande avidità da numerose formiche.
I nettarii elaborati producono una secrezione più densa, più nutritiva, più ricca di zucchero? Neanco potrei asseverare ciò, perché dalle brattee involucrali della Centaurea montana ho veduto emanata e concentrata una densa melassa, e dai sepali di Paeonia officinalis vidi emanare un liquido tanto zuccherino da produrre cristalli di zucchero candito.
La secrezione nettarea è diuturna soltanto presso i nettarii lavorati, e non può essere che fugacissima presso i nettarii semplici? Può esserci del vero in questa proposizione. Certo in nessun nettario semplice giammai la durata della secrezione è comparabile a quella di taluni nettarii lavorati, la quale può estendersi a 6, 8 più mesi (nel Prunus Laurocerasus è suscettiva di estendersi ad un anno intiero). Presso i nettarii semplici la secrezione dura poco tempo; forse non più di due giorni presso l’Helianthus giganteus, 4 o 5 giorni in quelli di Paeonia, Centaurea, Epidendron ecc. Bisogna aver presente per altro che talvolta la durata della secrezione è brevissima anche in parecchi esempi di nettarii lavorati (nettarii calicini di Calonyction ecc.).
Genesi dei tuberi di Myrmecodia e di Hydnophytum. È una gran controversia in proposito tra BECCARI e TREUB. BECCARI assume che il bulbo ipocotileo di queste rubiacee, quantunque cominci a iniziarsi spontaneamente, pure né esso né le pianticine possono svilupparsi, se non soccorre la perforazione e lo stimolo prodotto dalle fomiche, mentre TREUB crede che lo sviluppo così del tubero che delle pianticine avvenga egualmente senza l’intervento delle formiche.
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