(35) Rapporto tra insetti e nettarii estranuziali. Nel Bollett. entomol., anno VI.
(36) Quanto alle Gimnosperme questa tesi si è mantenuta assolutamente vera fino a tutt’oggi; giacché tra esse non si trova o almeno fin qui non si conosce nessuna specie che sia provvista di organi nettariferi così nuziali che estranuziali. Ma quanto alle Crittogame ha perduto alquanto del suo valore, essendo stati riscontrati nettarii estranuziali nella Pteris aquilina (i casi citati di Angiopteris e di altre felci mi sono dubbi), secrezioni zuccherine negli spermogonii d’alcuni funghi. È verisimile per altro che siffatti rapporti siano il prodotto di recenti adattazioni.
(37) F. DELPINO, Sulle piante a bicchieri, nel Nuovo giornale botanico italiano, a. 1871.
(38) Molte differenze passano tra la secrezione dei collofori e quella dei nettarii. La prima è minima, transitoria fugacissima; la goccioletta emanata rimane in posto, dissecca, diventa dura fragile, refringentissima. Mostra di essere costituita da una gomma. Invece la secrezione nettarea è più copiosa, più liquida, più diuturna e non dissecca; anzi perdura lungo tempo sotto forma di melassa, e solo in circostanze eccezionali dà un prodotto secco, ma cristallizzato (zucchero candito). Corrispondenti differenze riscontransi fra gli organi produttori. I collofori perdono la loro funzione quasi immediatamente dopo la loro esplicazione, e si presentano ben tosto colorati in bruno (segno di estinta funzione), anche sovra parti giovanissime. Questo non accade mai per i nettarii che sono anche i più fugaci di gran lunga più diuturni dei collofori.
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