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      Tuttavia questi nove anni trascorsero prima ancora che avessi preso partito a proposito delle difficoltà che sogliono discutere i dotti, e senza che avessi cominciato a cercare i fondamenti di una filosofia più certa di quella corrente. E l'esempio di molti eccellenti ingegni, che si erano proposti nel passato lo stesso compito senza esserci, a quanto mi pareva, riusciti, mi faceva immaginare in questo tante difficoltà, che non avrei osato ancora affrontarlo tanto presto, se non avessi saputo che qualcuno faceva già correre la voce che ne ero venuto a capo. Su che cosa fondassero questa opinione, non saprei dirlo; giacché se vi ho contribuito in qualcosa con i miei discorsi, deve essere non perché mi sono vantato di qualche sapere, ma perché ho confessato quel che ignoravo con una franchezza maggiore di quella usata di solito da quanti hanno studiato un poco; o forse anche perchè ho mostrato le ragioni che avevo di dubitare di molte cose che altri ritengono certe. Ma essendo abbastanza fiero per non sopportare di essere preso per quel che non ero, pensai che ero obbligato a cercare di rendermi degno con ogni mezzo della fama che mi si attribuiva; e sono passati otto anni esatti da quando questo desiderio mi convinse ad abbandonare tutti i luoghi dove potevo avere dei conoscenti, e a ritirarmi qui, in un paese nel quale la lunga durata della guerra ha introdotto una disciplina tale che gli eserciti che vi sono stanziati sembrano servire soltanto a far sì che vi si godano con più sicurezza i frutti della pace; qui, tra la moltitudine di un popolo grande, attivissimo, e più sollecito dei propri affari che curioso di quelli altrui, senza mancare di nessuna comodità delle città più affollate, ho potuto vivere in tanta solitudine e in tanta quiete quanta ne avrei potuta trovare nei più lontani deserti.


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Discorso sul metodo
René Descartes
di
pagine 69