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      Se sono infatti capaci di andare più avanti di me, lo saranno anche a maggior ragione di trovare da sé quel che penso di avere scoperto. Tanto più che, avendo sempre proceduto con ordine nelle mie ricerche, è certo che quel che mi resta ancora da scoprire è di per sé più difficile e nascosto di quanto ho potuto incontrare fin qui, sicché proverebbero molto meno piacere ad apprenderlo da me che da se stessi
      . Si aggiunga che l'abitudine che acquisteranno cercando dapprima le cose facili, e passando via via per gradi ad altre più difficili, servirà loro più di quanto potrebbero tutti i miei insegnamenti. Così, per quel che mi riguarda, sono certo che se mi avessero insegnato fin da giovane le verità di cui ho più tardi cercato le dimostrazioni, e non avessi fatto alcuna fatica per impararle, non ne avrei forse mai appresa nessun'altra, o almeno non avrei mai acquistato l'abitudine e la facilità, che penso di avere, di trovarne sempre di nuove, quando mi applico alla loro ricerca. In una parola, se c'è al mondo una opera che non può essere compiuta così bene da nessun altro come da chi l'ha cominciata, è proprio quella a cui stò lavorando.
      È vero che per le esperienze che possono occorrere un uomo solo non basterebbe a farle tutte; ma è anche vero che, oltre alle sue, non potrebbe impiegarvi altre mani che quelle di artigiani o di gente che possa pagare, e che la speranza del guadagno, mezzo assai efficace, indurrebbe a eseguire esattamente tutte le cose ordinate.


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Discorso sul metodo
René Descartes
di
pagine 69