Così fu eseguito, e la regina Maria ai 4 di giugno 1381 s’imbarcò sulle galee catalane dal castello dell’Alicata, dove era stata trasportata.
Stiede Maria presso a nove anni in educazione. Era intanto il suo regno amministrato da quattro vicarî, e dalle guerre intestine giornalmente tribolato. Potea più presto dirsi un regno feudale, in cui ogni magnate si facea lecito di attaccare impunemente il suo nemico. In questo spazio di tempo morì il re Pietro IV, e lasciò due figliuoli maschi natigli dalla sopranominata regina Eleonora sua terza moglie, cioè Giovanni, che gli successe nel regno di Aragona, e Martino duca di Monblanco. Questi in verità aveano diritto alla corona di Sicilia, quando fosse per vacare, come figli di una madre ch’esser potea l’erede di Pietro II, ma come erano avanzati in età, pensarono di dar per marito [18] alla regina Maria Martino il giovane, figliuolo del duca di Monblanco, cui il padre e lo zio cessero sul nostro regno ogni loro pretensione. Furono perciò stabilite le nozze fra la nostra regina e Martino il giovane a’ 29 di novembre 1391, e poichè erano cugini i medesimi, fu presa la dispensa dell’antipapa Clemente VII, che in Aragona era riconosciuto per legittimo pontefice. L’anno seguente partirono i due reali sposi, e arrivarono in Sicilia a’ 25 marzo 1392, dove regnarono.
Non appartiene al nostro scopo lo avvertire, quanto stentasse il nuovo re Martino col consiglio del padre, che volle accompagnarlo, a ridurre in tranquillità la nostra isola, e a debellare coloro che negarono di sottomettersi.
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