Ma prima che questo principe partisse, quella volubile principessa, senza avere in considerazione i sponsali contratti in Valenza, prese per marito Jacopo conte della Marcia, lasciando indietro l’infante Giovanni. Questi nondimeno si dispose alla partenza per la Sicilia. Intanto alle premurose istanze fatte dal re di Navarra, che desiderava ardentemente di vedere la sua amata figliuola, [34] fu permesso che la regina Bianca potesse liberamente tornarsene in Navarra alla casa paterna; e in fatti ne partì prima che arrivasse il duca di Pegnafiel accompagnata da Pietro Martinez de Peralta, che il di lei genitore le avea a questo effetto spedito dalla sua corte (79).
CAPO II.
Giovanni infante di Castiglia duca di Pegnafiel e Momblanco.
Sebbene sia cosa certa che questo principe fosse arrivato in Sicilia per governarla l’anno 1415, ci è non ostante ignoto in qual mese vi sia venuto, nè alcuno dei nostri storici ce lo addita. L’intrepido M. de Burigny, che scrisse senza monumenti la sua storia, con gran franchezza (80) asserisce che vi arrivò nel mese di gennaro, o al più nei primi di febbraro. Ciò però non ha fondamento veruno; imperciocchè essendosi conchiuso fra la regina Giovanna II di Napoli, e l’infante Giovanni il matrimonio ai 4 di gennaro 1415 (81), ed essendosi stabilito per patto che l’infante sarebbe partito nel seguente febbraro con un’armata per andare al soccorso della sua novella sposa, e finalmente essendosi cambiata di sensi la sudetta regina di Napoli, dopo che ritornarono da Valenza i suoi ambasciadori, e prima che l’infante Giovanni si fosse mosso dalla corte del padre, fa di mestieri credere, che assai più tardi fosse egli venuto in Sicilia.
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