Ora per dar conto de’ tre nuovi viceregnanti, Podio, Ruggiero, e Castagna, era il primo catalano, e religioso dell’ordine de’ Domenicani. Fu costui chiaro non meno per sangue, che per dottrina, imperciocchè riputavasi per dottissimo maestro in teologia, intervenne nel famoso concilio di Costanza, dove predicò nell’ultima sessione, e poi essendo stato eletto l’anno 1417 Ottone Colonna per pontefice, che prese il nome di Martino V, questi lo scelse per suo confessore, e gli diede la carica di referendario. Era allora la chiesa di Catania divisa in due fazioni. Fin da’ tempi della regina Bianca Mauro Calì aderente del conte di Modica era stato deposto dal vescovado, e i monaci che allora erano i canonici di quella chiesa, avevano eletto Tommaso d’Asmari priore della chiesa. Il clero non aderì a questa nuova elezione, e sosteneva il legittimo vescovo Mauro; quindi, mentre la chiesa universale era vessata dallo scisma, la chiesa particolare di Catania provava nel suo seno la divisione, stando i monaci con parte della città per Tommaso, e il clero coll’altra parte per Mauro; e intanto le rendite di essa erano amministrate da Martino de Turribus, come nunzio apostolico. Finalmente, resasi la pace alla chiesa universale, ed elettosi Martino V, i due contendenti vescovi di Catania si dimessero l’uno, e l’altro del governo della chiesa di questa città, e il pontefice al secondo anno del suo ponteficato vi spedì Giovanni Podio (115). Il cognome di questo prelato non è rapportato nello stesso modo; ce lo avverte il Pirri (116), da cui siamo istruiti, che delle volte era detto de Podionucis, delle volte Podomentanus, quando de Podomitis, e quando de Podyomitis.
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