Ritornò la fusta colle risposte del re intorno all’affare di Tunisi; e da un documento, che noi abbiamo, ricavasi, che avesse il re Ferdinando voluto, che si congregassero i baroni, e i ministri per sentire i loro avvisi intorno al modo, che si dovesse tenere nel far la pace, o la tregua con quel re Africano, come in appreso fu eseguito.
CAPO XIX.
Gaspare de Spes vicerè. Raimondo Santapau, e Giovanni Valguarnera presidenti del regno, e di poi lo stesso Santapau, e Giuliano Centelles.
Gaspare de Spes era signore della baronia di Alfasciarìa, e cameriere del re Ferdinando II, il quale quantunque fosse stato eletto vicerè fino dalli 10 di marzo, nondimeno non venne al governo di Sicilia, che nel novembre seguente; avvegnachè noi ritroviamo che la sua patente regia non fu registrata, che a’ 25 di detto mese (479), in cui, o nel seguente giorno dovè prendere il solito possesso. È d’uopo credere ch’egli godesse la piena grazia del suo padrone, e che fosse in grandissima estimazione presso di lui; giacchè lo elesse durante la vita nella carica di suo vicerè, e luogotenente: del quale onore non abbiamo altro esempio, che quello di Raimondo Perellos nell’anno 1441. I Siciliani, e particolarmente i Messinesi, che odiavano il conte di Prades, restarono compiaciuti, che segli fosse dato questo successore; ma la loro gioja fu di breve durata, come fra poco faremo rilevare.
Le prime cure di questo viceregnante furono intorno alla pace, o tregua, che dovea stabilirsi col re di Tunisi. Chiamò adunque a consiglio i baroni, che si trovavano in Palermo, il senato di questa città, i maestri razionali, i giudici, e gli altri uffiziali della corte.
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