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      Il dispaccio viceregio fu dato in Messina ai 25 di agosto 1493, e il bando fu tosto pubblicato per tutte le città, e terre del regno (547).
      Da Messina passò il de Acugna in Catania nell’anno 1494, dove era certamente nel mese di aprile, come costa da un dispaccio segnato in detta città agli 11 di esso mese, indirizzato al senato di Palermo, che viene rimproverato, perchè non avesse ancora, giusta l’ordine del Re comunicatogli, fatta fare la stima dei beni lasciati dai Giudei, e minacciato della pena di once cento applicabili al regio fisco, se con ogni prestezza non eseguiva il detto comando sovrano, e non trasmetteane la relazione della fatta stima (548). Vi si fermò allora poco tempo, e ripassò a Messina, dove trattenutosi qualche altro mese ritornò a Catania sugli ultimi di luglio, o nei primi di agosto dello stesso anno (549). Ivi fe egli esecutoriare la cedola reale segnata dal re Ferdinando nel castello di Tordesillas ai 15 di maggio antecedente, con cui gli era prorogato per altri tre anni il viceregnato (550). Tenne in detta città nel mese di ottobre il generale parlamento (551), in cui dimandò dei sussidî sotto il pretesto di tenere lontano il Turco, e ottenne un donativo di cento mila fiorini da pagarsi in tre anni, e inoltre i cinque mila fiorini per sè.
      Ma non godè molto tempo di questa grazia: morì egli nella detta città a’ 2 di dicembre dello stesso anno, e fu seppellito nella cattedrale (552) in una tomba marmorea erettagli da Maria Altavilla sua moglie. Evvi nel di lui mausoleo la seguente iscrizione.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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