Questo augusto principe o che fosse dispiacciuto della volubilità della fortuna, che sebbene gli fosse stata sempre favorevole, da qualche tempo se gli era mostrata ritrosa, specialmente nella guerra, che allora sostenea contro Arrigo II re di Francia: o che tormentato da’ dolori della gotta, che spesso lo visitava, si fosse nojato delle occupazioni, che sono inseparabili dalla sovranità, concepì il gran disegno di spogliarsi de’ regni che possedea, per godere la tranquillità di una vita privata. Fu dunque in Brusselles a’ 25 di ottobre 1555 la prima rinunzia, con cui cesse a Filippo suo primogenito la Borgogna, ed i Paesi Bassi (912). Non potè per allora cedergli gli altri regni, non sembrandogli prudente condotta lo abbandonare il figliuolo fra’ tumulti di una pericolosa guerra, e perciò volle prima tentare di rappacificarsi con la Francia.
Sebbene però non gli fosse riuscito di ottener la pace da Arrigo II, gli venne non ostante fatto d’indurlo ad accordare una tregua di cinque anni, che fu sottoscritta a’ 5 di febbraro 1556, dopo la quale nel giorno sesto seguente fe’ la seconda rinunzia al medesimo principe di tutti gli altri regni, e stati, ch’ei possedea così in Europa, come nel nuovo mondo, e si ritirò, dopo di aver deposta la corona imperiale sul capo di Ferdinando suo fratello re de’ Romani, di Boemia, e d’Ungherìa nel vegnente anno alla Estremadura nel monistero di S. Giusto dei monaci di S. Girolamo, dove poi l’anno di appresso 1558 se ne morì. Chi fosse curioso di sapere la vita privata, che menò questo principe nel suo ritiro, potrà trovarla scritta presso il Sandoval, e più recentemente presso Robertson, che sono stati due suoi biografi.
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