Fu Garzěa de Toledo un prode, ed ottimo cavaliere; oltre la sua propria bravura, che abbiamo secondo le circostanze additata, egli si applicň a rendere prodi, e valorosi gli altri. Egli fu l’istitutore della congregazione, ossia accademia de’ cavalieri, che fu fondata in Palermo a’ 6 di ottobre 1566, e fu dedicata a S. Sebastiano. Era questa come un seminario di giovani cavalieri, che convivevano nel palagio di Ajutami Cristo, i quali si esercitavano nelle armi, e doveano esser pronti ad ogni bisogno della patria a radunarsi al ponte detto dell’Ammiraglio, o come altri vogliono della Medaglia, vestiti di armi bianche, ciascheduno accompagnato da un ajutante anche armato per combattere a favore della medesima. Fu costituito capo, e generale di quest’accademia il marchese de Avola, consigliere il barone di Fiume Salato, ed alfiere Carlo Marchese. L’impresa di questa congregazione era il detto Ponte, dove stava dipinto Orazio, che battendosi tenea lontani i nemici (1003) col motto: ipsa suos. Dal detto palagio vennero poi l’anno 1620 questi cavalieri ad abitare nella casa dirimpetto alla casa senatoria, dove oggi sta collocata l’officina della Posta, affine di essere a portata di occorrere al sollievo di quel magistrato, come si fa palese dalla iscrizione posta [220] allora sulla porta di quell’abitazione, che vien riferita dal Baronio:
D. N. PHILIPPO III. HISP., ET SIC. REGE
MAX. POTENTISS.
EX AUCTORITATE D. FRANCISCI DE CASTRO
COMITIS CASTRI
PROREGIS NOBILISSIMI.
EQUITUM. CONGREGATIONI,. QUAE. FLOS. EST,. ET ROBUR. PANORMI,. UT. SENATUI.
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