VICINA,. ET. OMNIBUS. PACIS. BELLIQUE.
TEMPORIBUS. PRESTO. SIT. DOMUM.
EXTRUXERUNT.
D. ALVARUS DE RIBADENERIA PRAETOR. POMPILIUS PLAYA BARO VATICANI. D. VINCENTIUS LA ROSA. D. JACOBUS LUCCHISI BARO CAMASTRAE. D. VINCENTIUS LANDOLINA. D. GASPAR BELLACERA BARO PEDAGOGI. D. FRANCISCUS LANZA BARO FICARRAE SENATORES M. DC. XX.
Si applicò ancora questo vicerè a compiere le fortificazioni della Sicilia, e a nobilitare le due città sorelle Palermo, e Messina. Nella prima fe tagliare la nobile strada, che la divide da capo a fondo, che chiamasi volgarmente Cassaro con voce saracenica, ma nelle scritture vien detta la strada Toledo (1004), per la quale il senato dovette erogare ingenti somme di denaro, che servirono a comprar case, e a diruparle per rendere questa strada larga, e diritta (1005). Progettò anche per difendere le navi da’ venti, che si facesse un magnifico porto, che si cominciò a fabbricare pochi giorni dopo ch’ei si era partito. In Messina ancora vi fe edificare l’arsenale per collocarvi le galee (1006). S’egli fosse dimorato più tempo e più costantemente in Sicilia, maggiori opere avrebbe certamente imprese, e forse si sarebbe la giustizia, di cui mostrossi assai zelante, meglio amministrata; ma le molte commissioni, ch’ei ebbe nel suo viceregnato, per le quali gli fu d’uopo di starsene lontano, furono la cagione, per cui gli affari non andassero con quel buon ordine, ch’ei avrebbe desiderato.
Malgrado però lo elogio, che noi facciamo di questo vicerè, se si ascoltano alcuni scrittori, eglino ne fanno un nero ritratto.
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