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CAPO IX.
Marco Antonio Colonna duca di Tagliacozzo Vicerè, Fabrizio Ruffo conte di Sinopoli, e Giovanni Antonio Bisbal conte di Briatico presidenti del regno in diversi tempi.
Nel chiamare il re Cattolico alla sua corte il benemerito principe di Castelvetrano presidente del regno, si determinò di darci un vicerè, ed a’ 4 di gennaro di quest’anno 1577 ne fe’ l’elezione nella persona del duca di Tagliacozzo Marco Antonio Colonna gran contestabile del regno di Napoli. Era egli famoso in Sicilia, essendo stato il generale delle galee pontifizie spedite dal papa Pio V, per la guerra contro il Turco, sotto il comando del serenissimo Giovanni d’Austria; e nella battaglia alle isole Curzolari avea fatte prodezze inudite, come lo stesso principe Austriaco ne avea scritto a Sua Santità; e perciò ritornato in Roma fu incontrato dal popolo con bandiere spiegate, e condotto come trionfante al Campidoglio (1085).
Fu egli portato a Palermo dalle galee di Napoli, e vi giunse a’ 22 di aprile 1577, e a’ 24 fe’ la pubblica entrata (1086). La città di Palermo gli fe’ ergere in quella lingua di mare, ch’è presso al Molo piccolo, ossia Cala, e che oggi chiamasi Garita, un arco trionfale relativo alle prodezze, ch’ei avea fatte nella detta guerra. Accolto dal presidente del regno principe di Castelvetrano, dal senato, e dalla nobiltà, montò su di un cavallo riccamente bardato, che la città gli avea presentato, e marciando in mezzo del detto presidente, che stava alla destra, e del pretore Ottavio Spinola, ch’era alla sinistra, e associato dal senato, e da numeroso stuolo di cavalieri, andò direttamente alla cattedrale, dove lettasi la cedola, fe’ il solito giuramento, e prese possesso del viceregnato (1087).
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