Prima d’ogni altra cosa si applicò a compiere la fabbrica del Molo incominciata sotto l’amministrazione del principe di Castelvetrano. Di poi fe’ trasportare nella casa detta della Pannerìa il Monte della Pietà. Questo Monte era stato istituito, come si è detto nel libro antecedente (1150), nel principio del secolo sestodecimo, ma non avea un luogo comodo e proprio, e i pegni si faceano, e conservavano alla casa del senato; fu dunque quella fabbrica ridotta in miglior forma, e all’uopo, per cui si adoprava. L’anno 1591 fu fatta questa traslazione, come osservasi dalla iscrizione apposta sopra la porta di esso palagio.
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      Pietati perpetuaeREGIS PHILIPPI II. super omnes felicissimi,
      Et Didaci Henriches, et Gusman Com.
      Albadalis. Proregis.
      Fastis Consiliisque privatim et Publ. Clariss.
      Andreas Salazar Praetor S. C. D. M. cura in administranda,
      Republ. praedicabilis, et Hieronimus de Cova, Franciscus Amodeus, Jacobus Diana, Augustinus
      Bonaccoltus, Laurentius de la Montagna,
      D. Rogerius Salamonius PP. C. ope destitutis praesidium, in Egestate constitutis subsidium ex Praetorio transferendum curarunt. 1591.
      Prima di trasferirsi il Monte della Pietà nella piazza e casa della Pannerìa, avea egli promosso fin dal 1587 la casa delle Verginelle sotto la cura de’ governatori del Monte, che oltre di educarle, e mantenerle coi profitti, che trae il suddetto Monte della Pietà da’ frutti, che cava dal denaro prestato a’ poveri, dà loro de’ legati per maritarle; e avea anche somministrato qualche soccorso per la fabbrica della medesima.