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      Questa è la prima volta, per quanto è arrivato alla nostra notizia, in cui i tre ordini del regno si sono trovati di dispari sentimento. Il vicerè, che avrebbe certamente con questo atto riprovata la sua passata condotta, a cui mirava la resistenza del braccio militare, nè era punto disposto a ritrattarsi, dacchè seppe queste differenze, fe congregare il sacro consiglio, acciò esaminasse se ei potea accettare l’offerta libera dei due bracci ecclesiastico, e demaniale, malgrado la opposizione del militare; ed avendo i ministri consultato di sì, e che non ostante la ripugnanza dei nobili, poteano benissimo esigersi i donativi, egli arrendendosi alla consulta dei consiglieri, accettò l’offerta dei due ordini, e fe chiudere il parlamento (1169), nel quale niuna menzione si fa dei doni al vicerè, al suo cameriere maggiore, e agli uffiziali regî.
      Siccome il nuovo vicerè non potea così presto portarsi in Sicilia, dovette il conte di Albadalista trattenersi fino ai primi mesi dell’anno seguente 1592. Scrisse il Pirri (1170), che il re Filippo spedì in questa occasione la patente di presidente del regno all’arcivescovo di Palermo Diego Aedo, e ci cita in margine il registro del protonotaro dell’anno 1591-1592 alla pagina 223. Noi però avendo consultato il detto registro, non abbiamo rinvenuto la supposta patente nè nella pagina disegnata, nè altrove. Sospettiamo perciò a ragione che si sia ingannato, siccome ci sembra dello stesso calibro la notizia, che ci dà il Mongitore nei fogli manoscritti annessi all’Auria, che trovasi nella libreria del senato palermitano (1171), con cui ci racconta che nello imbarcarsi, che fe a Sferracavallo il conte di Albadalista pregò il detto arcivescovo, acciò non prendesse possesso che nel giorno seguente alla sua partenza, il che gli fu dal prelato promesso; che poi andato a bordo il conte, il pretore fece al medesimo arcivescovo istanza di andare al duomo per dare il solito giuramento, come presidente del regno, ma che l’Aedo memore della promessa si negò di farlo.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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