Pagina (643/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Un’altra provvidenza utilissima al vantaggio delle famiglie diede questo illuminato principe. I censi, che erano imposti sopra i beni stabili, esigevano una usura, che i beni stessi sostenere non poteano. I livellarî, che non ricavavano dal fondo il cinque per cento, erano costretti a pagare il dieci, e quindi le famiglie s’impoverivano; e non potendo trarre dalle terre, non che il proprio mantenimento, ma nemmeno quanto fosse bastante a pagare il censo, lasciavano le terre incolte, e le abbandonavano. Per riparare a questo disordine, che era nocivo del pari a coloro, che aveano il dominio sulle terre, che a quelli, che ne aveano l’utile, giacchè, se questi per la loro povertà non pagavano, quelli restavano privi delle loro rendite, si erano promulgate delle prammatiche dal presidente del regno Carlo di Aragona, e dal vicerè Marco Antonio Colonna nel secolo antecedente; ma non essendosi queste osservate, fe l’accorto vicerè il principe Emanuele Filiberto di Savoja calcolare ad un di presso qual frutto potesse trarsi dai terreni; ed assicuratosi che non potea oltrapassare il cinque per cento, col voto del sacro consiglio, promulgò una prammatica, con cui prescrisse che in avvenire non si potessero dare a censo le terre, che solo al cinque per cento (1382); legge vantaggiosissima allo stato, la quale, come osserva il Longo (1383), sarebbe stata più utile, se si fosse anche estesa a limitare la eccessiva usura dei censi antecedentemente stabiliti, le di cui piaghe tuttavia diverse famiglie seguono a tollerare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Carlo Aragona Marco Antonio Colonna Emanuele Filiberto Savoja Longo