Furono certamente mandate in Messina le galee della religione, sulle quali furono imbarcati i cavalieri più giovani (1434); ma non sappiamo qual esito abbia avuta questa spedizione, avendo trascurato gli scrittori di accennarlo.
Termineremo il racconto del viceregnato del duca di Alburquerque con rammentare le altre opere pubbliche, ch’ei promosse in Palermo, oltre a quelle, che abbiamo additate. La statua di bronzo dell’augusto Carlo V, che al presente osservasi eretta nella piazza de’ Bologni, fu inalzata, mentre governava questo cavaliere l’anno 1630. Sta questo imperadore coronato di alloro, e cinto di spada, e con la destra in atteggiamento, come se la stendesse, forse per indicare l’atto, con cui promise, arrivando in Palermo, quando tornò vittorioso dall’Affrica, la conservazione de’ privilegi secondo il detto:
Felici tantum Caesar juravit in Urbe.
che sta intagliato attorno all’aquila, ch’è l’insegna di essa città. Fu anche fabbricata in detto anno l’altra statua di Filippo IV, che ora è eretta nella piazza del regio palagio. Questi simulacri erano disposti per adornare le facciate della piazza Vigliena (1435), ma di poi ebbero altro destino, come a suo tempo avvertiremo. Nello stesso anno si diede principio alla fabbrica de’ magazzini di frumento vicino al Molo, e presso la chiesa della Consolazione per il nuovo caricatore, ch’era allora del senato di Palermo, ed oggi appartiene alla regia corte; e fu compiuto l’arsenale delle galee, che si era cominciato a fabbricare sotto il vicerè il conte di Castro.
| |
Messina Alburquerque Palermo Carlo V Bologni Palermo Affrica Caesar Urbe Filippo IV Vigliena Molo Consolazione Palermo Castro
|