Fu perciò questo bravo cavaliere quasi un baleno per noi, che appena comparso sparì, nè più ritornò. Egli non ostante ne’ pochi mesi, che dimorò con questa insigne carica presso di noi, mostrò quei talenti, che ci faceano sperare un ottimo governo. Noi abbiamo riferite le prammatiche da lui promulgate, tutte indiritte al bene del pubblico; e solo dobbiamo aggiungere a quanto si è detto, ch’ei intento alla tranquillità delle famiglie, volle che l’istituzione fatta in Palermo dal duca di Ossuna della compagnia della Pace, i di cui confratelli erano destinati a cooperarsi di pacificare le persone nemiche, si dilatasse per le principali città del regno, dando loro le medesime facoltà, ed accordando gli stessi privilegi, di cui godea la compagnìa nobile palermitana; e che pieno di sollecitudine per assicurare il regno dalle invasioni de’ pirati, fe munire la città dell’Alicata l’anno 1640 di un forte baluardo (1498), come costa dalla lapide ivi apposta.
     
      CAPO XXII.
      Giovanni Alfonso Henriquez de Caprera grande almirante di Castiglia, conte di Modica vicerè.
      Promosso, come si è detto, il conte di Assumar al governo de’ Paesi Bassi Austriaci, la corte destinò al viceregnato di Sicilia il conte di Modica, e grande almirante di Castiglia Giovanni Alfonso Henriquez de Caprera, cui fu spedito il dispaccio colla data di Madrid a’ 23 di dicembre dello stesso anno 1640 (1499). Era egli famoso in Spagna non solo per la sua nascita, che per il suo valore, di cui due anni prima, cioè l’anno 1638, avea date evidenti riprove, quando assaltata la piazza di Fonte Rabia nella Navarra, egli conducendo seco alquante migliaja di soldati assaltò gli aggressori, e dopo di averne uccisi molti, liberò quella fortezza: del che ne fu altamente commendato dal re Filippo IV, e ritornato a Madrid, dapoichè lasciò ben munita Fonte Rabia, vi entrò come un trionfatore (1500).