Monsignor Pietro Martinez Rubeo proprietario.
Il successore destinato nel governo di Sicilia al duca dell’Infantado fu Giovanni Teglies de Giron duca di Ossuna, e figliuolo di Pietro Giron duca di Ossuna, che governò la Sicilia col carattere di vicerè dall’anno 1610 sino all’anno 1616, di cui abbiamo parlato in questo libro (1649). La cedola reale fu sottoscritta dal re Filippo IV in Madrid agli 11 di settembre 1655, ma trovasi registrata in Palermo ai 10 di gennaro del seguente anno nell’uffizio del protonotaro (1650). Arrivò egli in questa città agli 11 di novembre, e fu incontrato con una [369] galea dallo stesso duca dell’Infantado, e condotto a Castellammare. Non si sa per qual cagione abbia egli differito il suo possesso per nove giorni, e sino a’ 20 dello stesso mese. Coloro, che vollero render odioso il di lui antecessore, scrissero, che questi non avendo animo di cedergli il governo, abbia sotto varî pretesti differito di dargliene il possesso. Che che ne sia, l’Ossuna restò, come un privato, in tutti questi dì, e nel riferito giorno colla solita solenne cavalcata entrò in città servito alla destra dal marchese del Vasto, e alla sinistra dal pretore principe di Raffadali, e andò al duomo a prendere la possessione della carica viceregia. Non gli fu eretto il consueto arco trionfale, che il senato avea ordinato, non essendovi bastato il tempo; fu nondimeno data alle stampe la descrizione di questo monumento, che se gli preparava colle iscrizioni, che doveano adornarlo relative alla nobil famiglia Teglies de Giron.
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