Il pontefice Clemente XI si trovò imbarazzato alla presentazione, che gliene fu fatta dallo ambasciadore di Spagna. Non avea egli ancora riconosciuto per re di Sicilia il monarca Filippo V, e l’ambasciadore cesareo, che trovavasi in Roma, facea vive istanze a nome dell’augusto Leopoldo, affinchè non fosse attesa la nomina del re Cattolico; pretendendo, che appartenesse alla corte di Vienna la scelta del nuovo arcivescovo. Ma finalmente questo papa si determinò a consentire alla elezione del cardinal del Giudice, ed a’ 16 di gennajo 1704 lo preconizzò nel concistoro, che tenne: spedendogli colle bolle anche la dispensa di potersi consecrare in Palermo. Era allora arcivescovo di questa città monsignor fra Giuseppe Gasch dell’ordine de’ minimi, ch’era subentrato nella cura arcivescovale a monsignor Bazan morto agli 11 di agosto dell’anno 1702. Questi adunque assistito da due prelati, cioè da monsignor Asdrubale Termini, e da Mr. Bartolomeo Castelli, il primo vescovo di Siracusa, e l’altro di Mazara, fece la solenne funzione di consacrare il cardinale nella chiesa di Casa Professa degli espulsi gesuiti a’ 10 del seguente febbrajo (1981).
Fu quest’anno, e il seguente ancora 1705 assai funesto al monarca di Spagna. Perduto avea egli la forte piazza di Gibilterra, di cui si erano impossessati gl’Inglesi: e quantunque nell’anno seguente 1705 avesse tentato di riprenderla per mare, e per terra, furono nondimeno vani tutti gli sforzi ch’ei vi fece, avendo gl’Inglesi conservato questo importante acquisto (1982). Ma restò vieppiù costernato dalla perdita di Catalogna, e del regno di Valenza, dove era arrivato l’arciduca Carlo sostenuto non meno dalle sue truppe tedesche, che dalle milizie inglesi, e vi era stato riconosciuto per re di Spagna.
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