Comandava questo distaccamento il generale Zum-Jugen luogotenente del Mercy. Si temea, che questi non tentasse lo sbarco nelle nostre campagne; e divenne questo timore assai verisimile nel vedere nel dì seguente avvicinarsi alla città le navi nemiche; ma cessò il dubbio, quando nel dì 27 si allontanarono, e presero il cammino verso Trapani, dove arrivarono lo stesso giorno, e vi sbarcarono nove mila soldati. Conosciutosi il destino della flotta, partirono tutte le truppe, che erano in Palermo, le quali ebbero ordine di marciare verso la stessa città. Era ancora Trapani in potere dei Savoiardi, e vi comandava il conte Campioni, il quale giusta le istruzioni, che avea, all’arrivo dei Tedeschi consegnò loro la piazza. Le truppe, che abbiamo detto spedite da Morreale, e le altre mandate da Palermo, non furono in tempo d’arrivarvi prima degli Alemanni, e perciò presero lo espediente di fortificarsi in Alcamo, in Salemi, in Sciacca, e in Castelvetrano, ch’erano alla divozione della Spagna. Gl’imperiali non trovando resistenza presero tosto la terra di Paceco, e nel giorno 29 ebbero in potere la città di Marsala. Si arrese ancora ai medesimi a’ 4 di dicembre la città di Mazzara, e agli otto l’isola della Favignana (2156).
Giunse, dopo di avere fatte precedere le altre soldatesche, il marchese di Lede a Palermo a’ 3 di dicembre; e dapoichè vi si trattenne quattro giorni, rimandati in Adernò i soldati, che lo aveano accompagnato, partì a’ 7 dello stesso mese per Trapani. Si fermò prima in Alcamo per udire le notizie dei movimenti dei nemici; passò di poi fino a Castelvetrano; ed a’ 22 del mese ritornò in Alcamo, dove gli parve che potesse meglio fortificarsi.
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