Ne fu dato subito conto dal vicerè al conte di Mercy, e da quel punto cessarono da ambe le parti le ostilità.
      Nel giorno seguente 3 di maggio fu scelta una casina di campagna fra’ due campi, dove si radunarono per conto dell’imperadore il tenente generale maresciallo barone di Sekendorf, e il generale Ottocar conte di Haremberg; per parte dell’Inghilterra il cavaliere Bing, e il capitano signor di Saundres; e per il re Cattolico il conte di Glimes, e il maresciallo di campo Luigi di Aponte, per stabilire gli articoli di queste cessioni (2169). Di cotale abboccamento il marchese di Lede ne fe subito avvisare per mezzo del suo segretario così il senato, che la deputazione del regno (2170). Insorsero molte difficoltà, per appianare le quali furono impiegati due giorni, e finalmente levatosi ogni ostacolo, fu convenuto intorno agli articoli della sospensione di armi, ed evacuazione della Sicilia, e della Sardegna; i quali furono sottoscritti a’ 6 del mese dal marchese di Lede, dal conte di Mercy, e dall’ammiraglio Bing. Nello stesso giorno il Mercy fe pubblicare nel suo campo un manifesto, che fe anche affiggere ne’ principali luoghi della città di Palermo: con cui dando conto dello armistizio convenuto, e della stabilita evacuazione della Sicilia, comanda a tutti i sudditi di sua maestà Cesarea, così militari, che politici, di astenersi in avvenire da ogni ostilità, o molestia contro i vassalli del re Cattolico. Nel dì medesimo la deputazione del regno, previo il permesso del marchese di Lede, spedì il protonotaro del regno al comandante cesareo, per pregarlo a ricevere gli ambasciadori della medesima, il che egli accordò dopo qualche ripugnanza.