Non era cosa convenevole, che costoro andassero vagando per la città, e altronde il [577] vecchio albergo de’ poveri non era capace di alloggiarli, e il nuovo si era appena cominciato. I deputati adunque destinati dal vicerè per procurare lo alloggio, e il sostentamento a questi meschini, chiesero, ed ottennero dal senato di Palermo i vasti magazzini, che questo magistrato possedeva nella contrada chiamata dello Spasimo. Ivi furono collocati a’ 21 di gennaro 1748 intorno ad ottocento bisognosi, che dalla pietà de’ fedeli, e dalla carità di ottimi ecclesiastici furono alimentati, vestiti, e ristorati, di maniera che nulla mancò loro de’ necessarî ajuti, così temporali, che spirituali per tutto il corso dello inverno. Venendo poi la primavera, in cui la feconda terra dà altri mezzi da sussistere, fu risoluto di rimandarli ne’ proprî loro paesi; ma prima nel lunedì santo, che cadde al primo di aprile, furono condotti in processione, una cogli altri poveri, che stavano nel vecchio albergo. Erano tutti di numero mille e dugento, vestiti colle limosine de’ caritatevoli palermitani, e conducevano la statua della Madonna della Provvidenza. Andarono con essa alla cattedrale, per ringraziare Dio di essere stati preservati dalla fame. Questa funzione riuscì assai divota, e in questa occasione ottennero questi meschini abbondanti limosine. Di poi cominciarono i poveri del regno a partire, per restituirsi alle loro case, in guisa che al primo del seguente maggio restarono i magazzini sgombri, e furono restituiti al senato.