Prosperava sempre la reale famiglia di Carlo III. La fecondissima regina Amalia gli partorì ai 17 di febbraro 1757 un sesto maschio, ch’ebbe nome Francesco Saverio. Ne fu tosto spedita la notizia con una feluga, mandata di real ordine al marchese Fogliani, il quale, volendo celebrare questo felice avvenimento, ordinò tre giorni festivi, cominciando dal dì 25 dello stesso mese, con illuminazione, e gala, e nel dì 26 tenne cappella reale nella cattedrale, per ringraziarne Iddio. Le feste istesse comandò che si facessero per tutte le città del regno.
Ma se la corte di Napoli fu lieta per i favori, che ricevea giornalmente dal cielo, il marchese Fogliani in capo a poco restò immerso nel maggior cordoglio. Non dimorò molto tempo in Sicilia la viceregina in compagnia del marito. Era essa di una salute assai debole, e dopo un’anno dal suo arrivo cominciò a risentire diversi incomodi, i quali prendendo sempre nuova forza, la ridussero ad uno stato assai pericoloso. Furono chiamati i più periti nell’arte medica, furono adoprati i più efficaci presidî; ma l’ora estrema era arrivata, dovette soccombere al comune fato, e se ne morì ai 22 di aprile. Questo fatale colpo fu sensibilissimo al vicerè, che amava teneramente questa sua fedele, e virtuosa consorte, nè reggendo a così gran disgrazia, si allontanò dal regio palagio, e andò a starsene parecchi giorni alla casa di S. Francesco Saverio, ch’era degli espulsi gesuiti, dove si trattenne col suo confessore, e con quei religiosi, esercitando opere di pietà, e ragionando della vita spirituale, per apportare così ristoro alle sue angoscie, e per rimarginare la viva piaga, che l’amara perdita fatta gli avea.
| |
Carlo III Amalia Francesco Saverio Fogliani Iddio Napoli Fogliani Sicilia S. Francesco Saverio
|