Tutta la città del pari restò afflitta, vedendosi priva di questa amabile dama, che si era resa l’amica, e la protettrice di tutti. Furono celebrate solenni esequie a questa viceregina nella real cappella, dove fu seppellita nella chiesa sotterra.
Pochi giorni dopo la morte della viceregina si mosse da Palermo Mr. Marcello Papiniano Cusani, per portarsi in Napoli a fine di ripatriare, e per alcuni suoi affari. Partì egli ai 12 del mese di maggio, ma giuntovi non vi si trattenne, che pochi mesi, e in capo a qualche tempo fu di ritorno alla sua diocesi, volendo trovarsi presente all’apertura del parlamento, di cui è capo lo arcivescovo di Palermo, presedendo all’ordine ecclesiastico.
Tenne il marchese Fogliani questo primo parlamento nell’anno 1758, che convocò per i 25 del mese di gennaro: nel qual giorno con una assai pulita, e gentile allocuzione, facendo risaltare lo zelo, e lo amore dei Siciliani verso il re, espose il bisogno, in cui la maestà sua si trovava, di esser soccorso nelle attuali guerre di Europa, per le quali era obbligata di premunire le piazze del regno, per metterle in istato di difesa. Chiedette perciò, oltre la proroga degli ordinarî donativi, un sussidio straordinario per il suo regio erario, affinchè potesse supplire alle ingenti spese, ch’era obbligato a fare. Mostrò di poi il più vivo, ed efficace desiderio di agevolare la nazione in tutto ciò, che ricercasse il pubblico vantaggio, siccome avea fatto, da che avea avuto l’onorevole incarico di esercitare nel regno le veci del sovrano, essendosi sempre studiato, per quanto gli era stato permesso, di facilitare il sollievo in particolare, e in generale di tutti gli ordini dello stato.
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