Il marchese suddetto gran protettore delle scienze, volendo ancor egli contribuire col suo denaro a questo vantaggioso stabilimento, si obbligò a pagare del suo l’affitto della medesima, finochè non si fosse trovato un luogo pubblico per collocarvisi la nuova libreria (2434). Dopo questi preliminari, furono eletti i deputati di una tale opera pubblica, e furono stabilite le leggi, colle quali dovesse essere regolata. Nel dì poi 30 di agosto nella sala del senato fu recitata dal dottor Domenico Schiavo una orazione per l’apertura di questa pubblica biblioteca, che fu indi stampata nella raccolta degli opuscoli siciliani (2435). In memoria di questa fondazione fu apposta la seguente iscrizione, che fece Mr. Francesco Testa arcivescovo di Morreale:
D. O. M.
Quam. Ad. Urbis. Litterarumque. BonumDiu. Expetitam
Regis. Caroli. Borbonii. AuctoritateJoanne. Ramondetta. Petro. Neapoli. Pretoribus
InstruendamSenatus. Cons. Decretum. Prospectumque. Fuit
Jam. Tantis. Ac. Talibus. Instructam. LibrisUt. Quanta. Ac. Qualis. In. Dies. Evasura. Sit (2436)
Praeseferat[600]
Sub. Felicibus. Regni. Ferdinandi. Initiis
Felici. Auspicio
Prorege. Joanne. Folianio. Aragonio
Qui. Nulli. Rei. Quae. E. Republica. Sit. Non. Favet
In. Primis. Favente
Publicam. Hanc. Bibliothecam
Aperiendam. Curarunt
Hyacintus. Papaeus. Praetor
Et. Alexander. Galletius
Corradus. Lancea
Augustinus. Majorana
Dominicus. Caldarera
Vincentius. Mortillaro
Joseph. Gambacurta
Senatores
Anno MDCCLX. Kalendis Septembribus.
Così le lettere negli amorosi cittadini, e nel benefico governante trovarono un sicuro asilo per dimorarvi, e per ricevervi coloro, che bramassero di coltivarle.
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Domenico Schiavo Testa Morreale Republica Septembribus
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