Così si cessò di giuocare per qualche tempo a’ giuochi di azzardo, e cessarono le grandi perdite, che si udivano alla giornata.
Erano già scorsi quattro anni, da che si era celebrato il parlamento ordinario; ed essendo venuto l’ordine dalla corte per la sua convocazione, il marchese Fogliani ne fissò l’apertura nel real palagio di Palermo a’ 31 di marzo dell’anno 1766, nel qual giorno il protonotaro lesse la dimanda del re, per cui richiedea oltre i soliti ordinarî donativi, un sussidio straordinario, che sarebbe servito per le spese necessarie alla costruzione delle navi da guerra, che il sovrano volea armare per la difesa delle coste marittime de’ due suoi regni, e per proteggere il commercio. Assicurò Mr. Filangeri capo del braccio ecclesiastico a nome di tutto il parlamento con una risposta piena di spirito, e di energìa, che i parlamentarî avrebbono avuti presenti i bisogni del regio erario, ed avrebbono addimostrato al grazioso monarca il solito loro zelo. La sera il marchese vicerè colla consueta sua magnificenza tenne nel regio palagio una festa di ballo, in cui trattò con isquisiti rinfreschi la nobiltà, il ministero, e gli uffiziali militari.
Furono fatte le tre sessioni nelle stanze del seminario arcivescovale ne’ dì 3, 5 (2451), e 7 di aprile, e fu conchiuso che oltre gli [608] ordinarî donativi si facesse al re la offerta di 150 mila scudi da pagarsi nello spazio di quattro anni, cominciandosene il primo pagamento nel settembre di questo anno. Fu al solito fatto il dono di mille once al vicerè, di 200 al suo cameriere maggiore, e il consueto regalo a’ regî uffiziali.
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Fogliani Palermo
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