Il delitto era esecrando in un cristiano, che uccidea il proprio pastore, e in un nipote, che toglieva di vita lo zio, non per altro, che perchè avea cercata la salute spirituale della sua amasia, la quale fu dalle sue esortazioni indotta ad abbandonare lo infame traffico. Fogliani inorridito a così detestabile omicidio, non ascoltò le voci de’ suoi più cari, e armato di santo zelo, volle che fosse eseguita la sentenza, come fu fatto a’ 12 di settembre.
Terminò l’anno 1771 colla fondazione dei due collegî di educazione, ordinati dal re per istituirsi la gioventù nobile, e civile. Il marchese Fogliani capo della giunta gesuitica, una co’ ministri di esso tribunale, sollecitò l’apertura del primo, che accadde a’ 28 di dicembre, giorno dedicato a’ ss. innocenti, nel quale furono introdotti nella casa regia degli studî venti ragazzi di famiglie nobili, mantenuti a spese dello erario regio, sotto la direzione di un governatore secolare, e di alcuni ecclesiastici, per dirigerli ne’ costumi, e nelle scienze. Oltre a’ detti fu permesso ad ogni nobile, che avesse le condizioni prescritte, di potervi collocare i proprî figliuoli, pagando una data somma, che allora fu fissata ad onze 32 annuali. Fu risoluto di vestirli di uno uniforme secolare, con abito di color bleù, e un cordoncino di oro agli orli, e bottoni anche di oro, ma senza spada.
Merita in questo luogo di essere riferita la prammatica, promulgata dal vicerè a’ 23 dello accennato mese, intorno a’ matrimonî de’ figliuoli di famiglia.
| |
Fogliani
|