Questa soluzione de’ dubbî fatta dal re fu anche comunicata al tribunale della gran corte, per spedirsene per il regno le circolari, dal marchese Fogliani con suo dispaccio de’ 9 di novembre di questo anno 1771, e a’ 23 del seguente dicembre in esecuzione del medesimo furono spediti gli avvisi per tutte le città, e terre della Sicilia.
      Un’altra real prammatica, del pari utile al nostro regno, fu fatta dal re nostro monarca agli 8 del mese di febbraio dell’anno seguente 1772 dietro ad una consulta fattagli dal tribunale de’ presidenti, e consultore. Raggiravasi questa intorno alla sospenzione dei giudici. Si era molto dibattuto, se gli avvocati ad omnes causas fossero sospetti, trovandosi giudici, ancorchè non avessero difesa, anzi di essere eletti alla giudicatura, la causa, di cui si trattava, nè intervenuto a’ congressi fattisi per sostenerla, come eglino pretendevano, o se nonostante dovessero essere esclusi dal giudicare, perchè i litiganti erano loro clienti. Questa controversia fu rimessa al giudizio del tribunale suddetto, il quale fe la mentovata consulta, in cui era ogni cosa spiegata in tredici articoli. Trovò il re regolare la prammatica, che si proponeva; volle nondimeno aggiungervi alcune spiegazioni, e moderazioni per prevenire ogni possibile difficoltà. La prammatica così moderata, e spiegata, fu spedita con viglietto della segretaria di grazia, e giustizia sotto i 22 dello stesso mese al marchese Fogliani, il quale la fe pubblicare, giusta la limitazione della corte, ai 15 del seguente maggio.