Dello stesso calibro erano i senatori, che gli era toccato in sorte di avere per compagni.
      Prese questo nuovo senato possesso a’ 5 di luglio, ed appena che fu entrato nell’amministrazione dell’annona, tutto cambiò di aspetto. Si videro abbondare le piazze di ciò ch’era innanzi mancato, e i generi erano di così buona condizione, che parve al popolo di rinascere a nuova vita. Il rigore, che si usava contro i venditori fraudolenti, e la guerra, che si facea dal nuovo magistrato agl’inganni, e a’ monopolî, attirarono al pretore ed a’ senatori la comune commendazione del pubblico, che freneticando per il principe del Cassero, benediceva Dio di questo acquisto, e per fino celebrava alcune azioni di lui, le quali o non erano vere, o erangli comuni co’ suoi antecessori, che non perciò n’erano stati lodati (2496). Questa è la divisa del volgo stolto; non ha limiti nell’odio, e nello amore. Odia, ed ama gratis, e finge de’ delitti in coloro, che abomina, e delle virtuose azioni in quelli, per i quali è trasportato, che veramente non sono tali. La opinione adunque, che concepì il pubblico per questo cavaliere, che veniva comunemente chiamato il padre, e il salvadore della città, allontanò per allora la tempesta, che la minacciava.
      Tennero anche contento, ed occupato il popolo le feste, che si celebrarono, dopo che il senato prese possesso, per la invenzione delle reliquie di s. Rosalia, e le altre, che si solennizzarono nel seguente mese di agosto per il parto della sovrana. Avea questa principessa data alla luce a’ 27 di luglio una seconda infanta, che fu nominata Luisa Maria Amalia, oggi granduchessa di Toscana, essendosi così vieppiù assicurata la fecondità di questa amabile regina.