Eccoci al termine della nostra Storia Cronologica de’ vicerè, e de’ presidenti del regno di Sicilia. Se alcuno oltra il dovere curioso ci richiede, perchè non abbiamo proseguito questo lavoro, legga quanto si è da noi detto nella prefazione. Gli storici sono allo spesso abbarbagliati, scrivendo ciò, ch’è accaduto alla loro età. Troppo vicini agli avvenimenti, che descriver dovrebbono, non li vedono per lo più, che a traverso delle loro passioni, e sono talvolta impediti da molte personali considerazioni, per le quali non potrebbono, o non vorrebbono, o non saprebbono trasmetterli nel suo vero lume alla posterità. Per ben conoscere i fatti, bisogna trovarsi ad una certa distanza, e fa d’uopo di avere la calma di un sangue freddo, per esaminare, e ben discernere le cagioni, che li hanno prodotti. Non ebbe già torto il Voltaire, quando disse che lo storico deve essere perfettamente straniero alla scena, di cui descrive l’azione. Egli è ben vero che io sono stato presente a molti fatti, che vengono da me raccontati sino all’anno 1774, ma si rifletta, che io non ho vergata questa storia, se non dopo una meditazione di ben sedici anni, e quando era già in me spento affatto ogni riguardo personale.
FINE
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Storia Cronologica Sicilia Voltaire
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