– E qual è l’opinione di Brooks di Sheffield sulla faccenda in progetto?
– Veramente, non so se Brooks ne sappia molto, finora – rispose il signor Murdstone; – ma credo che in generale non sia favorevole.
Vi furono nuove risate, e il signor Quinion disse di voler sonare il campanello per far portare il vino con cui brindare a Brooks. E sonò, e quando venne il vino, me ne fece dare un po’ con un biscotto, e prima che lo bevessi, m’invitò a levarmi in piedi e a dire: «Abbasso Brooks di Sheffield!» Il brindisi fu salutato da applausi strepitosi e da risate così aperte che dovetti ridere anch’io, facendoli ridere più strepitosamente di prima. Insomma, ci fu un’allegria pazza.
Dopo, andammo a passeggiare sullo scoglio, e ci sedemmo sull’erba, e guardammo il paesaggio a traverso un telescopio. Quando toccò a me d’avvicinar l’occhio alla lente, non riuscii a distinguere nulla; ma finsi di vedervi chiaramente. Poi ritornammo all’albergo per la colazione. In tutto il tempo che ci trattenemmo fuori, i due signori fumarono continuamente – cosa, pensai, a giudicare dall’odore delle loro casacche, che essi avevano dovuto fare da quando quelle erano uscite dalla bottega del sarto. Non debbo dimenticare che ci recammo a bordo del battello, dove tutti e tre discesero nella cabina, e si occuparono con delle carte. Li vidi gravemente intenti, quando guardai giù per lo spiraglio aperto. Mi avevano lasciato, nel frattempo, con un brav’uomo, che aveva una grossa testa di capelli rossi, sormontata da un piccolissimo cappello rosso, lucido, e una maglia o farsetto addosso, che portava scritto «Allodola» in lettere maiuscole, attraverso il petto.
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