Quello che avevo commesso non era reato? Sarei stato dichiarato in arresto e mandato in prigione? Non correvo rischio d’essere impiccato?
Non dimenticherò mai il mio risveglio la mattina: la sensazione di gioia e di freschezza che provai nel primo momento, e poi la depressione e l’oppressione che mi diede il triste e crudele ricordo. La signorina Murdstone ricomparve prima che io mi levassi; mi disse, in non più numerose parole del necessario, che ero libero di passeggiare nel giardino per mezz’ora e non più; si ritirò, lasciando la porta aperta, perché potessi approfittare della concessione.
Uscii allora, e così ogni mattina del periodo della mia prigionia, che durò cinque giorni. Se avessi potuto veder mia madre sola, mi sarei buttato in ginocchio a domandarle perdono; ma in tutto quel tempo, tranne la signorina Murdstone, non vidi nessuno – salvo che alle preghiere della sera nel salotto, dove arrivavo scortato dalla signorina Murdstone dopo che tutti gli altri avevano preso il loro posto, e dove venivo lasciato solo accanto alla porta, come un piccolo bandito. Ero quindi solennemente ricondotto dalla mia carceriera, prima che gli altri si scomponessero dal loro devoto atteggiamento. Notai soltanto che mia madre se ne stava più che poteva lontana da me, e aveva il viso da un’altra parte, di modo che non la vedevo mai; e che la mano del signor Murdstone era legata da una gran fascia di tela.
Nessuno può figurarsi la lunghezza di quei cinque giorni, che nel mio ricordo occupano il posto di un lustro.
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Murdstone Murdstone Murdstone Murdstone
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