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      Che egli non sapeva altro che l’arte di bastonare, essendo più ignorante (diceva G. Steerforth) del più ignorante ragazzo della scuola; che era stato, parecchi anni prima, un piccolo mercante di luppoli in un sobborgo di Londra, ed aveva tentato l’industria scolastica dopo aver fatto bancarotta coi luppoli e aver dato fondo alla dote della signora Creakle. E molte altre cose della stessa specie, che io mi domandavo come si sapessero.
      Appresi che l’uomo dalla gamba di legno, il quale si chiamava Tungay, era un barbaro ostinato, che aveva prima collaborato col signor Creakle nel negozio dei luppoli, ed era poi entrato nel ramo scolastico, perché, si diceva fra i ragazzi, s’era rotto la gamba in servizio del signor Creakle, l’aveva aiutato in traffici disonesti, ed era a parte di tutti i suoi segreti. Appresi che, con l’unica eccezione del signor Creakle, Tungay considerava l’intero istituto, gli insegnanti e gli alunni come suoi nemici naturali, e che l’unica gioia della sua esistenza era di mostrarsi cattivo e maligno. Appresi che il signor Creakle aveva un figlio, il quale aveva visto di malocchio Tungay, e che, assistendo il padre nella direzione della scuola, aveva detto una volta che la disciplina veniva applicata bestialmente, e perfino osato, si credeva, di fargli qualche rimostranza, protestando quindi per lo sperpero dei beni di sua madre. Appresi che il signor Creakle lo aveva perciò cacciato di casa, e che la signora e la signorina Creakle erano ridotte d’allora in uno stato pietoso.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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