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      Eh, Brooks?
      – Altro! – disse il signor Murdstone, impaziente. – Faresti meglio a lasciarlo andare. Non ti sarà grato della tua gentilezza.
      A questo avvertimento il signor Quinion mi lasciò andare, e io mi diressi in fretta a casa. Guardando indietro, nel momento d’entrare nel giardino, vidi il signor Murdstone appoggiato contro il cancello del cimitero e il signor Quinion che gli parlava. Guardavano entrambi dalla mia parte e capii che parlavano di me.
      Il signor Quinion rimase in casa nostra quella sera. Dopo la colazione, la mattina appresso, avevo allontanato la mia sedia, accingendomi a uscire dalla stanza, quando il signor Murdstone mi richiamò. Egli poi andò gravemente a sedersi a un altro tavolino, accanto a sua sorella. Il signor Quinion, con le mani in tasca, guardava fuori della finestra; e io giravo gli sguardi stupiti su tutti.
      – Davide – disse il signor Murdstone – per i giovani questo è un mondo di attività, e non di ozio e d’infingardaggine.
      – Come quello che piace a te – aggiunse sua sorella.
      – Giovanna Murdstone, lasciami parlare, per favore. Dicevo, Davide, che per i giovani questo è un mondo di attività, e non d’ozio e d’infingardaggine. Specialmente per un giovane della tua indole, che ha bisogno di molta disciplina; e alla quale non può rendersi maggior servizio che costringendola a conformarsi alla necessità del mondo laborioso, che la piega e rompe.
      – Perché l’ostinazione non serve – disse la sorella. – L’ostinazione viene schiacciata. E schiacciata dev’essere.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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