E così sarà!
Egli le diede uno sguardo, mezzo di riprensione, mezzo di approvazione, e continuò:
– Io credo che tu sappia, Davide, che io non sono ricco. Comunque, ora lo sai. Già hai ricevuto una certa istruzione. L’istruzione è costosa; e anche se così non fosse, e potessi dartela, ho la convinzione che non ti sarebbe vantaggioso mandarti a scuola. Ciò che ti sta innanzi è la lotta col mondo, e più presto la comincerai, meglio.
Credo che pensassi d’averla già angosciosamente iniziata; a ogni modo, lo penso ora.
– Tu hai sentito parlare qualche volta della ditta commerciale – disse il signor Murdstone.
– Che ditta, signore? – domandai.
– Murdstone e Grinby, che traffica in vini – rispose.
Forse apparivo confuso, perché continuò in fretta:
– Hai sentito parlare della ditta commerciale, del negozio, delle cantine, del magazzino, o qualche cosa di simile?
– Credo di sì, signore – risposi, ricordando ciò che vagamente sapevo dei suoi lucri e di quelli di sua sorella. – Ma non so quando.
– Non importa quando – egli rispose. – Il signor Quinion dirige la ditta.
Diedi un’occhiata di rispetto a quest’ultimo, che era occupato a guardar fuori della finestra.
– Il signor Quinion mi dice che vi s’impiegano altri ragazzi, e ch’egli non vede ragione perché non dovresti esservi impiegato anche tu alle stesse condizioni.
– Se egli non ha – osservò Quinion a bassa voce, e voltato a metà – nessun’altra via.
Il signor Murdstone con un gesto impaziente, perfino iroso, ripigliò, senza rilevar ciò che quegli aveva detto:
| |
Davide Murdstone Grinby Quinion Quinion Quinion Murdstone
|