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      Se avessi potuto apprendere per ispirazione la scienza della navigazione, assumere il comando di qualche rapido veliero, e fare un trionfale viaggio di scoperte intorno al mondo, credo che mi sarei considerato perfettamente a posto. Ma, non potendo contare su questa prodigiosa ispirazione, desideravo soltanto di darmi a una professione che non costasse troppo gravi sacrifici finanziari a mia zia; e, quale che si fosse, di farvi tutto il mio dovere.
      Il signor Dick aveva regolarmente assistito ai nostri colloqui, con una condotta saggia e riflessiva. Diede una sola volta un suggerimento; e in quell’occasione (non so come gli venisse in mente) mi propose a un tratto la professione del calderaio. Mia zia accolse questa proposta con tanta mala grazia, che egli non ne arrischiò una seconda; e si limitò d’allora in poi ad aspettare attentamente le decisioni di lei, e a farsi tintinnare il denaro in tasca.
      – Trot, vuoi che ti dica una cosa, mio caro? – disse mia zia una mattina della settimana natalizia, dopo il mio congedo dalla scuola. – Siccome è un punto difficile da risolvere, e dobbiamo possibilmente cercar di non commettere un errore nella nostra decisione, credo che sarà bene prenderci un po’ di tempo per riflettere. Intanto, devi cercar di considerare la cosa sotto un nuovo aspetto, e non più da studente.
      – Cercherò, zia.
      – Ho pensato – proseguì mia zia – che un po’ di cambiamento, e un’occhiata al mondo, possano giovarti nell’aiutarti a conoscere te stesso, e a formarti un giudizio più sicuro.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Dick