Pagina (450/1261)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il viso del pescatore Peggotty, che aveva variato nelle espressioni in conformità delle vicende della narrazione, ora riassunse quella di dianzi, di gioioso trionfo, e, mettendo una mano sul mio ginocchio e una mano su quello di Steerforth (dopo averle umettate, per dar maggior solennità all’atto), divise fra noi il seguente discorso:
      – Tutto a un tratto, una sera... che potrebbe essere anche questa... arriva l’Emilietta dal lavoro, e lui con lei. Non c’è nulla di straordinario, direte, e avrete ragione, perché egli, la vigila sempre come un fratello, quando è buio, e anche quando non è buio. Ma questo giovane marinaio le afferra la mano, e mi grida beato: «Guarda qui, questa è la mia mogliettina». Ed essa dice, un po’ ardita e un po’ timida, un po’ ridendo e un po’ piangendo: «Sì, zio, se non ti dispiace». Come poteva dispiacermi? – esclamò il pescatore Peggotty, girando in estasi gli occhi. – Signore, come se io andassi trovando altro, «Se non ti dispiace, son decisa ora, e ci ho ripensato, e sarò per lui una buona mogliettina, perché lui è un caro e bravo giovane». Allora la signora Gummidge batte le mani come a teatro, e voi entrate in quell’istante. Ecco, come è andata! – disse il pescatore Peggotty. – Voi siete entrati in quell’istante. È successo proprio in questo momento, ed ecco l’uomo che la sposerà, non appena lei avrà finito il suo tempo a bottega.
      Cam barcollò, quando poté, sotto il pugno appioppatogli dal pescatore Peggotty nella sua gioia sconfinata, come un segno di fiducia e di amicizia; ma sentendosi obbligato a dirci qualche cosa anche lui, narrò, balbettando e con gran difficoltà:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Peggotty Steerforth Emilietta Peggotty Gummidge Peggotty Peggotty