.. no, signorino Davy – disse Cam con molta serietà – non vuole e non può, benché sia buono e generoso, vederle andare insieme, neppure per tutti i tesori del mare.
Comprendevo perfettamente. Lo compresi subito al primo accenno di Cam.
– Allora l’Emilia scrive con la matita un bigliettino – egli continuò – e glielo dà per la finestra, perché lo porti qui. «Fa’ veder questo a mia zia», ella dice, «e per l’amor mio, ella ti farà aspettare in casa sua, finché non esca mio zio, e io possa venire». Subito ella mi dice ciò che v’ho detto, signorino Davy, e mi prega di accompagnarla. Che dovevo fare? Ella non dovrebbe parlare con una persona simile, ma io non so negarle nulla quando la veggo piangere.
Si mise la mano nella tasca interna della giacca, e ne trasse con gran cura un borsellino.
– E se potessi negarle qualche cosa, quando la veggo lagrimosa, signorino Davy – disse Cam, tenendo diligentemente il borsellino nella mano callosa – come avrei potuto rifiutar di portarle questo qui, sapendo benissimo la sua intenzione? Un piccolo balocco come questo – disse Cam, guardando il borsellino in atto pensoso – con tanto poco denaro! Emilia cara!
Gli strinsi forte la mano, dopo ch’egli ebbe rimesso il borsellino in tasca, perché non sapevo come dimostrargli la mia simpatia – e passeggiammo su e giù, per qualche minuto, in silenzio. S’aperse allora la porta, e apparve Peggotty, che fece cenno a Cam di entrare.
Avrei voluto rimaner di fuori, ma essa mi venne incontro, invitando anche me ad entrare.
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