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      Secondo il carattere del giovane. Ma fra questi estremi, signore, potete giurare che c’è sempre una signorina.
      La signora Crupp scoteva il capo in maniera così risoluta, che non mi lasciava campo a ribattere.
      – Perfino il signore che morì qui prima di voi – disse la signora Crupp – s’innamorò... della cameriera d’un caffè... e si fece, perché s’era gonfiato dal troppo bere, restringere subito la sottoveste.
      – Signora Crupp – dissi – debbo pregarvi di non confondere la mia signorina con la cameriera d’un caffè o con altra ragazza simile.
      – Signor Copperfull – rispose la signora Crupp – sono madre anch’io, e questo non è possibile. Vi chieggo scusa se mi mischio nei fatti vostri. Non mi mischio mai in nulla di ciò che non mi riguarda. Ma voi siete giovane, signor Copperfull, e il mio Consiglio è di stare allegro, di non scoraggiarvi, e di ricordarvi che qualunque ragazza sarebbe felice di sorridervi. Se potete occuparvi a qualche cosa, ora – disse la signora Crupp – esercitatevi al gioco dei birilli, che fa bene alla salute: vi distrarrà un poco e vi manterrà in forze.
      Con queste parole, la signora Crupp, attenta in apparenza a non far versare l’acquavite, che era sparita tutta, mi ringraziò maestosamente, e se n’andò. Come la persona scomparve nel buio dell’ingresso, il suo consiglio mi si presentò alla mente come una strana libertà da parte della signora Crupp; ma, nello stesso tempo, considerandolo sotto un altro aspetto, ne fui contento, come d’un avvertimento di custodir meglio il mio segreto per l’avvenire.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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