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      .. invaghirsi a un tratto d’una miserabile ragazza e sfuggirmi! Ricompensar la mia fiducia con un inganno sistematico, per amor di lei, e abbandonarmi per lei! Contrapporre questo suo capriccio sciagurato ai diritti che sua madre ha al suo dovere, al suo amore, al suo rispetto, alla sua gratitudine – diritti che ogni giorno e ogni ora della sua vita avrebbero dovuto rafforzarsi con vincoli che nulla avrebbe dovuto rompere!... Non è anche questo un oltraggio?
      Di nuovo Rosa Dartle tentò di calmarla, ma invano.
      – Rosa, lasciami dire, ti ripeto! Se egli può arrischiar tutto per il più futile oggetto, posso farlo anch’io per un motivo più degno. Che vada dove vuole, coi mezzi che il mio amore gli ha assicurati! Pensa di intenerirmi con una lunga assenza? Se così crede, conosce poco sua madre! Rinunzi subito al suo capriccio, e sarà il benvenuto. Se non vi rinunzia subito, non mi vedrà mai più, viva o moribonda, finché, liberato da lei per sempre, egli non venga a chiedermi umilmente perdono. Questo è il mio diritto. Questa la prova del pentimento che esigo! Questa è la separazione che è stata scavata fra noi. E non è anche questo – aggiunse, guardando il visitatore col piglio altero e sdegnoso con cui aveva cominciato – un oltraggio?
      Udendo e vedendo la madre dire queste parole, mi sembrava di vedere e udire il figlio e ribatterle. Quanto avevo visto in lui d’inflessibile e d’ostinato, ritrovavo in lei. Tutto quanto sapevo dell’energia mal diretta del figlio m’illuminava sul carattere della madre, facendomi comprendere che il fondo della sostanza di lei era il medesimo.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





Rosa Dartle