.. – sembrava ch’egli si accumulasse delle nuvole d’attorno, con ambo le mani – è uno splendore, sai – disse Traddles con energia.
Veramente! – dissi.
Ti garantisco – disse Traddles – una cosa straordinaria, umanamente. Siccome è nata per frequentare i salotti e farsi ammirare, e non può andarci spesso, dati i mezzi limitati della famiglia, a volte facilmente diventa un po’ irritabile ed esigente. Sofia la mette di buon umore.
– Sofia è la minore? – mi avventurai a domandare.
– Oh, no! – disse Traddles, carezzandosi il mento. – Le due minori hanno nove e dieci anni. Sofia le educa.
– È la seconda, forse? – dissi ancora.
– No – disse Traddles. – La seconda è Sara. Sara ha qualche cosa alla spina dorsale, poverina. La malattia scomparirà a poco a poco, dicono i dottori, ma intanto dovrà rimanere a letto per un anno. Sofia le fa da infermiera. Sofia è la quarta.
– E la madre è viva? – chiesi.
– Oh, sì! – disse Traddles. – È viva. È una donna veramente superiore, ma l’umidità del clima non s’adatta al suo organismo, e infatti... e infatti, ha perduto l’uso delle membra.
– Poveretta! – dissi.
– Triste, non è vero? – rispose Traddles. – Ma, la cosa, guardandola dal lato semplicemente domestico, non è così grave. Sofia fa da madre alla madre e alle altre nove.
Sentivo la maggiore ammirazione per le virtù di quella signorina; e, con l’onesta idea di far del mio meglio perché non si abusasse della bontà di Traddles a detrimento del comune loro avvenire, domandai come stesse il signor Micawber.
– Sta benissimo, grazie, – disse Traddles.
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