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      E... sì, certo... ricordi Jack Maldon?
      – Perfettamente, signore.
      – Naturalmente – disse il dottore. – Certo. Anche lui sta piuttosto bene.
      – È ritornato in patria, signore? – chiesi.
      – Dall’India? – disse il dottore. – Sì. Jack Maldon non poteva sopportare quel clima, caro mio. La signora Markleham... ti ricordi mia suocera, la signora Markleham?
      Dimenticare il Vecchio Soldato? E in così breve tempo?
      – Mia suocera – disse il dottore – era in pensiero per lui, poveretta: così l’abbiamo fatto tornare a casa, e gli abbiamo procurato un posticino molto più conveniente.
      Conoscevo abbastanza Jack Maldon, per arguire da questo cenno che nel nuovo posticino non c’era molto da fare e si guadagnava abbastanza. Il dottore, camminando su e giù, con la mano sulla mia spalla e il suo viso gentile rivolto al mio con aria incoraggiante, continuò:
      – Ora, mio caro Copperfield, possiamo parlare della tua offerta. Non c’è dubbio che m’ha fatto un enorme piacere, ma non credi che tu possa far meglio? Tu ti segnalavi, lo sai, alla mia scuola. Tu hai qualità che ti porteranno lontano. Tu hai messo delle fondamenta che potranno sostenere qualunque edificio, e non è un peccato dare la primavera della tua vita a una meschina occupazione, quale è quella che posso offrirti io?
      Mi esaltai di nuovo ed esprimendomi, temo, in uno stile quasi lirico, insistei fortemente nella mia domanda; ricordando al dottore che avevo già una professione.
      – Bene, bene – disse il dottore – questo è vero. Certo, giacché hai già scelto una professione e ora sei occupato a studiarla, è diverso.


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David Copperfield
di Charles Dickens
pagine 1261

   





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